Posso dare salmone al gatto? Il salmone fa bene o male al gatto? Come sappiamo i gatti amano mangiare il pesce, ma occorre fare molta attenzione al tipo di pesce che proponiamo.
Il salmone è un alimento eccellente per gli esseri umani in quanto contiene molte vitamine essenziali, proteine e gli acidi grassi omega-3. È considerata una delle opzioni più salutari e nutriente, allevia lo stress e la depressione, e aiuta il nostro sistema immunitario.
Per quanto riguarda i gatti, pur possedendo un sistema digerente differente, anche loro possono beneficiare degli omega-3 proprio come gli esseri umani, e gli acidi grassi presenti nel salmone possono avere effetti antitumorali per i nostri felini.
Gli Omega-3, inoltre, aiutano a prevenire l'obesità, problema divenuto molto comune tra i gatti domestici, e aumentano la risposta all'insulina in caso di diabete felino.
Inoltre, la presenza di acidi grassi può essere utile ad alleviare i sintomi di alcune malattie infiammatorie particolarmente comuni tra i gatti
anziani, riducendo il dolore articolare e aumentando la capacità di movimento.
Ecco il motivo per cui i veterinari consigliano spesso integratori con omega-3.
Questi elementi hanno anche mostrato effetti benefici sul mantello e sulla pelle del gatto, per la pelle secca, in caso di prurito o nei casi in cui il pelo ha perso di brillantezza.
Una dieta equilibrata è essenziale per il benessere del gatto, e da quanto appena detto, il salmone può essere parte di questa dieta. Tuttavia occorre tenere presente anche i problemi della sua assunzione.
Sappiamo che i gatti amano mangiare pesce crudo, ma il pesce crudo in genere può contenere alte quantità di batteri che possono portare all'avvelenamento alimentare e talvolta causare vomito e diarrea.
L’origine stessa del salmone può spiegarci la ragione di questi potenziali problemi. Il salmone infatti, nasce in acque dolci e poi migra verso l'oceano per ritornare in acque dolci e riprodursi. Le regioni più comuni per il salmone sono l'Alaska, il Canada orientale, il nord-ovest del Pacifico, la Groenlandia o la Norvegia regioni in cui spesso si registrano problemi di inquinamento.
Inoltre l’assunzione di pesce crudo può portare ad una carenza di tiamina, un componente del complesso vitaminico appartenente al gruppo B, causando potenziali lesioni vascolari e danni ai nervi.
Per quanto riguarda invece il salmone cucinato, pur contenendo molte sostanze nutritive necessarie ai gatti, è carente di alcune vitamine chiave e di aminoacidi che dovrebbero invece essere i cardini di una dieta completa. Ciò significa che se lo si propone come piatto principale per troppo tempo, rischierete una carenza nutrizionale.
La taurina, ad esempio, è un aminoacido indispensabile per il tessuto nervoso e muscolare del gatto, ma sembra che nel processo di cottura del salmone essa venga a mancare.
La carenza di taurina può portare a sintomi molto gravi, come la cecità e altri gravi problemi di salute.
Infine per quanto riguarda il salmone in scatola, pur essendo gustoso per gli esseri umani, non dovrebbe essere mai dato ai gatti per le sue elevate quantità di sale che, insieme agli altri additivi, possono causare seri problemi a un gatto.
I gatti hanno bisogno di molto meno sale rispetto a noi, e possono facilmente soffrire di avvelenamento da sodio. Lo stesso danno può essere causato dal consumo di salmone affumicato.
Allergie al pesce nei gatti
Per un gatto è abbastanza comune essere allergico al pesce e per tale ragione ogni volta che si introduce un alimento nuovo occorre farlo gradualmente e osservarne attentamente gli effetti.I sintomi di una allergia alimentare sono diarrea, vomito, starnuti o prurito, per cui se notate uno di questi segni occorre rivolgersi al veterinario. Anche i gonfiori della lingua, delle labbra e della gola sono talvolta prevalenti e non vanno mai ignorati. Ricordate che solo l'intervento tempestivo di un medico può salvargli la vita.
Conclusioni
In conclusione, sarebbe auspicabile combinare alimenti leggeri e considerare il salmone e il consumo di pesce crudo uno spuntino piuttosto che una parte essenziale del loro pasto.Nel complesso, se esso viene consumato una volta alla settimana dovrebbe essere sufficiente per i bisogni nutritivi del gatto, stando sempre attenti a cucinarlo correttamente e togliendo elementi ossei che possono danneggiare o soffocare il gatto.
Attenzione !! Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.