Venerdi' 22 Novembre 2024

Ipercheratosi nel Cane: cos'è e come si cura?

  • Pubblicato il:  07/10/2020

L'ipercheratosi canina è una malattia della pelle che colpisce principalmente il naso (tartufo) e i cuscinetti (polpastrelli) delle zampe dei cani rendendola più spessa e soggetta a screpolature.


Sebbene possa apparire solo un problema puramente estetico, questa condizione, se non trattata correttamente, può essere dolorosa e causare infezioni. Vediamo in dettaglio quali sono le cause e come può essere trattata.

Cos'è l'ipercheratosi canina?

L'ipercheratosi è una condizione della pelle correlata ad un aumento della produzione di tessuto cheratinizzato che colpisce principalmente il piano nasale e/o i cuscinetti dei cani. Quindi possiamo classificarlo in ipercheratosi nasale o plantare.

La cheratina è una proteina e rappresenta, nella maggior parte degli animali, il componente principale di capelli e unghie. Nell'ipercheratosi si verifica un eccesso di cheratina, che provoca ispessimento e indurimento della pelle colpita.

Il tartufo del cane in condizioni normali è liscio, morbido e luminoso, ma, in caso di ipercheratosi nasale diventa secco, aumenta di spessore e può screpolarsi. È una malattia progressiva e può essere fonte di disagio per il cane.

Quali sono le cause dell'ipercheratosi canina?

Le cause dell'ipercheratosi possono essere diverse, ma le principali sono:

  • Ipercheratosi secondaria: l'ipercheratosi canina può essere secondaria ad altre altre malattie, quindi può essere un sintomo di malattie infettive (cimurro, leishmaniosi), congenite (ittiosi), autoimmuni (pemfigo, lupus eritematoso sistemico) o alimentari (dermatosi allo zinco).

  • Ipercheratosi ereditaria o genetica: come nel caso dell'ipercheratosi familiare dei cuscinetti plantari nel Bulldog tedesco e di Bordeaux. In questi casi, la condizione può apparire entro un anno, in genere tra 4 e 9 mesi.

  • Ipercheratosi idiopatica: la presentazione clinica più comune dell'ipercheratosi canina nei cani è idiopatica spontanea, cioè quella che si sviluppa in animali sani che non hanno altre patologie sottostanti. Di solito appare negli animali anziani.

Quali sono i sintomi?

Come abbiamo visto, l'ipercheratosi canina colpisce principalmente il tartufo e/o i cuscinetti plantari del cane. Si presenta come un accumulo di cheratina di spessore secco, screpolato e variabile .

Le aree ipercheratotiche sono ispessite e indurite e possono rompersi causando sanguinamento, che a loro volta possono portare alla comparsa di infezioni secondarie da batteri o funghi (malassezia).

L'infiammazione e le crepe che si formano sono generalmente dolorose per i cani, e possono causare zoppia nel caso in cui colpisca i cuscinetti delle zampe. Pertanto, bisogna andare dal veterinario per definire il trattamento appropriato e aiutare l'animale a sentirsi meno a disagio.

Come viene diagnosticata?

L'ipercheratosi è facilmente identificabile dai segni che produce a livello del tartufo e/o dei cuscinetti, tuttavia, deve essere il veterinario a stabilire se è secondaria ad una patologia sistemica (cimurro, leishmaniosi, pemfigo...) o se deve essere curata come malattia di base.

Per raggiungere la diagnosi definitiva il veterinario dovrà eseguire alcuni esami del sangue e, in alcuni casi, la biopsia del tessuto interessato.

Come si cura l'ipercheratosi canina?

Se viene accertata una malattia di base responsabile dell'ipercheratosi, il veterinario dovrò curare la patologia.

Nel caso dell'ipercheratosi idiopatica, sebbene si tratti di un problema di principio estetico, dovrebbe essere trattata nei casi in cui l'animale ha disturbi, se ci sono emorragie o in caso di infezioni secondarie.

Il trattamento mira ad ammorbidire ed eliminare il materiale cheratinizzato che si è accumulato in eccesso attraverso l' applicazione di sostanze cheratolitiche (preparati con acido salicilico, urea e lattato di sodio) e idratare e proteggere il tessuto nasale con l'applicazione di vaselina o altri unguenti (balsamo biologico) che aiuta la pelle a riacquistare elasticità.

Nel caso in cui il tessuto ipercheratolitico è infetto, sarà necessario un trattamento sistemico con corticosteroidi, antibiotici e/o antifungini.

Il trattamento dell'ipercheratosi nasale può essere difficile a causa della tendenza dell'animale a leccarsi il naso.

Qual'è la prognosi per questa malattia?

In genere i casi di ipercheratosi idiopatica richiedono un trattamento permanente. Una volta risolte le infezioni secondarie è necessario stabilire un trattamento di mantenimento che consisterà principalmente nella pulizia con siero fisiologico e nell'applicazione di unguenti topici (balsamo biologico) per facilitare l'eliminazione della cheratina in eccesso e mantenere la pelle idratata ed elastica evitando così la comparsa di crepe e infezioni.

Gli integratori di acidi grassi Omega 3-6 possono favorire il miglioramento di questo processo e prevenire le recidive.

A volte, il trattamento della malattia può essere frustrante, e richiederà molta pazienza e dedizione da parte dei proprietari.

Attenzione !! Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.

   1  Persone hanno inserito un Commento

Carlo11/06/2020 | Rispondi

Ciao, grazie per le chiarissime spiegazione, purtroppo ho un labrador (4 anni) che soffre d tale patologia, l'esame istologico è stato negativo da sempre cerchiamo di tenere il tartufo idratato con creme emollienti ma il risultato è quasi nullo anzi direi chee col passare del tempo sia peggiorato. Ho fatto una ricerca per trovare una crema con gli ingredienti che hai detto, ma non credo di averne trovate con tutti gli ingredienti da te indicati. Cortesemente potresti dirmi quale prodotto è il più efficace.
Grazie
Carlo

Ultimi Articoli