Il microchip per cani è una piccola capsula speciale, dello spessore di un chicco di riso e inferiore a 1,5 cm di lunghezza, al cui interno vi è un transponder con un codice univoco che permette l'identificazione degli animali.
Il codice inserito non può essere più modificato e verrà utilizzato per identificare il cane per il resto della sua vita: non vi è alcun motivo per cui bisogna sostituire un microchip, anche se ci si sposta da una paese all'altro. L'unica cosa che bisogna fare è aggiornare i nuovi dati di residenza recandosi semplicemente da un veterinario.
A cosa serve?
Iniziamo col dire che il microchip non è un localizzatore gps, ma si tratta di un sistema di identificazione a radiofrequenza (RFID). Quindi, se si smarrisce il cane, non ci sono applicazioni o navigatori per sapere dove si trova esattamente l'animale.Grazie alla tecnologia RFID, i microchip non richiedono una sorgente di alimentazione come il GPS. Quindi, nessuna batteria da tenere carica, e nessuna usura o sostituzione. Il microchip accompagnerò per tutta la vita il vostro "amico peloso".
Il microchip è obbligatorio per legge, e consente di identificare i cani e altri animali per ridurre il problema dell'abbandono e dell'abuso, per impedire il furto e, soprattutto, per permettere a qualsiasi cane randagio di avere al più presto una sua famiglia.
Il codice univoco - di 15 cifre - del microchip viene "tradotto" da un apposito lettore o trasponder e restituisce i dati completi del proprietario del cane.
Ovviamente, sarà importante aggiornare sempre i dati associati del proprietario o in caso di adozione in una nuova famiglia: se si cambia il cellulare o il numero di telefono di casa, anche all'interno della stessa città, è necessario informare il veterinario per far aggiornare i dati.
Il microchip è obbligatorio?
Il microchip in Italia è obbligatorio per tutti i cani, anche se indossano etichette stampate con il loro nome e il numero di telefono del loro proprietario sul collare.Ricordate, solo il microchip fornisce un ID permanente e che non può cadere, non può essere rimosso e può essere letto solo dagli uffici dell'ASL, dai veterinari e dai canili.
La durata media del microchip è di circa 50 anni, quindi abbastanza per svolgere il suo importante lavoro.
Quanto costa mettere il microchip?
Il costo medio per impiantare il microchip presso un veterinario è di circa 40 euro, che è una tassa unica e spesso include la registrazione all'Anagrafe Canina Nazionale.L'inscrizione deve essere fatta entro 10 giorni dall'acquisto o dall'allevatore, e comunque entro i due mesi di vita dell'animale.
Se il cane è stato adottato da un canile o acquistato da un allevatore serio, dovrebbe già avere un microchip. Consultate sempre tutta la documentazione per l'adozione e fate in modo che il cane sia sottoposto alla scansione del microchip appena possibile.
Come viene inserito?
Il microchip viene impiantato attraverso un applicatore sterile e viene posizionato sotto la pelle tra la nuca e la spalla sinistra del cane.Il processo richiede solo pochi secondi, non causa effetti collaterali e non provoca alcun dolore, al massimo un leggero disagio per la puntura (l'ago è leggermente più grosso rispetto a quello utilizzato per i vaccini).
I microchip sono composti da un chip di silicio e da una piccola antenna incassata in vetro biocompatibile.
Dopo l'iniezione, il tessuto che circonda il microchip reagisce formando un involucro. Questo aiuta a prevenire la migrazione del microchip, e poiché questo dispositivo è costruito con un materiale biocompatibile, il rigetto e le infezioni sono molto rari.
Altri mezzi di identificazione del Cane
Inserire un tipo di identificazione è spesso di vitale importanza per un cane. Dei milioni di cani eutanizzati, circa il 30 per cento sono animali smarriti e di cui non possono essere rintracciati i loro proprietari.Nel corso degli anni l'identificazione degli animali si è evoluta e, oltre al microchip, esistono altri metodi per conoscere la provenienza di un cane, e tutti ad un costo ragionevole.
Qual'è il miglior modo per identificare un cane? La risposta è semplice: oltre al microchip, inserite un tag tradizionale nel collare del cane. Il motivo, abbastanza ovvio, è quello di consentire ad una persona comune che trova un cane smarrito di leggere i dati anche senza l'uso di uno scanner per microchip.
Ma cosa sono i tag per cani? I tag sono delle piccole targhette che informano che il cane ha già una casa e una famiglia che lo sta cercando. I tag devono contenere informazioni aggiornate sul nome, l'indirizzo e il numero di telefono del proprietario, e, se possibile, anche il nome e il numero del veterinario.
Il tag dovrebbe anche indicare che il cane che è stato vaccinato per la rabbia ed è registrato con microchip.
Spesso, lo sforzo di contattare il proprietario del cane dipende da soprattutto da quanto sia facile identificarlo.
Alcune raccomandazioni
Anche se il microchip è un ottimo strumento di identificazione del cane, bisogna comunque seguire delle semplici raccomandazioni:- Tutti i cani devono avere il microchip, anche quelli che vivono in casa e non escono mai all'esterno.
- Oltre al microchip utilizzate un tag identificativo sul collare che confermi anche la presenza del microchip.
- Si raccomanda una visita annuale dal veterinario per testare il funzionamento del microchip.
- Annualmente riconfermate le informazioni sul database e assicuratevi che tutte le informazioni anagrafiche, inclusi indirizzo, i numeri di casa e di cellulare, l'indirizzo e-mail... siano corretti.
Attenzione !! Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.