Vi siete mai chiesti se il cane può soffrire di autismo? Questo argomento è certamente molto interessante e può trovare opinioni diverse soprattutto da parte di scienziati, veterinari e allevatori.
In questo articolo cercheremo di rispondere alla seguente domanda: il cane può essere autistico?
Studi scientifici sull'autismo nei cani
Si discute molto circa l'autismo nei cani, e tutt'oggi non si hanno ancora risultati conclusivi che potrebbero far luce sulla questione.Alcuni studi suggeriscono che i neuroni specchio, presenti nel cervello dei cani, sarebbero la causa della malattia. Sarebbe una malattia genetica che colpisce i neuroni, quindi il cane potrebbe essere nato con questa predisposizione.
Essendo una condizione molto rara, molti veterinari preferiscono classificarla come un comportamento disfunzionale.
Ci sono altri studi che parlano di malattia idiopatica di causa sconosciuta, dove è molto difficile capire esattamente l'origine del problema.
Infine, può essere ereditata da un parente precedentemente esposto a tossine per molto tempo. Questo può essere dovuto ai vaccini (quali sono gli effetti collaterali dei vaccini?) o a grandi quantità di farmaci che possono alterare in qualche modo alcuni geni.
I segni dell'autismo nel Cane
Classificare un cane autistico può essere impegnativo, soprattutto se si considera che questa condizione può essere messa in discussione da molti altri veterinariTuttavia, ci sono alcuni sintomi che possono essere collegati alla malattia. Sono i disturbi comportamentali, comprese le azioni che possono essere classificate come comportamenti ossessivi e / o compulsivi.
Ovviamente l'autismo del cane è differente dall'autismo umano. Ci sono alcuni disturbi, come lo spettro autistico, che rientrano nella facoltà di parola che non fa parte degli animali (gli animali non parlano, giusto?).
Il disturbo compulsivo del cane è spesso presente in alcune razze come il Pastore tedesco e il Doberman, e si verifica sotto forma di comportamenti ripetitivi o comportamenti stereotipati, come l'inseguimento della propria coda, girare in cerchio senza meta, o mordere o leccare alcune parti del corpo ripetutamente.
Il proprietario deve essere consapevole dell'evoluzione di questi disturbi, soprattutto se progrediscono con il passare degli anni.
Questi cani potrebbero avere un brutto rapporto con altri simili e addirittura mostrare la totale mancanza di interazione sociale. Questo non è un tratto comportamentale che conduce direttamente all'autismo, ma è un avvertimento per gli esseri umani che vivono con l'animale.
Nei casi più evidenti, si vede spesso l'animale rimanere in piedi immobile e senza mostrare emozioni.
Cosa si può fare?
Come spiegato all'inizio dell'articolo, non è possibile dire se esiste realmente l'autismo nei cani, motivo per cui non vi è alcun trattamento.I proprietari che osservano questi comportamenti anomali nel proprio cane, spesso si recano dal veterinario per cercare di trovare la causa di questi comportamenti.
Ci sono varie terapie, esercizi e giochi con cui è possibile interagire con il cane al fine di rallentare la progressione di questa malattia.
Sono animali che hanno difficoltà ad esprimere le proprie emozioni, quindi hanno bisogno di tutto l'amore e della compassione dei loro proprietari, ma anche della loro pazienza per capire che sarà un processo lungo e spesso senza soluzione.
Un altro suggerimento che possiamo darvi è quello di cercare di mantenere la stessa routine ambientale, alimentare e di gioco. Le variazioni dovrebbero essere minime, perchè per questi cani la cosa più importante è l'adattamento.
Una vita semplice e ripetitiva li farà sentire più sicuri, e potranno sempre contare sul loro ambiente e su di voi.
Ovviamente, bisogna evitare ogni tipo di punizione, perché inibisce il comportamento naturale ed esplorativo del cane, peggiorandone la condizione.
Da non dimenticate che per superare il problema è importante affidarsi ad uno specialista di comportamento canino, perché senza una terapia non ci sarà alcun miglioramento.
Attenzione !! Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.