Esiste un vaccino per le pulci? Con l'inizio della primavera e le temperature più calde arriva per i nostri amati gatti la seccatura delle pulci. Le pulci del gatto (Ctenocephalides felis) sono piccoli parassiti esterni che possono causare tanti problemi. Poiché si nutrono del sangue dell'animale, le pulci possono causare intenso prurito, che spesso porta a ferite della pelle che potrebbero infettarsi.
Le pulci possono causare anche anemia e diffondere malattie come la tenia. Inoltre, depongono numerose uova che cadono dal gatto e si trasformano in pulci adulte mature. Queste nuove pulci sono affamate e pronte a saltare su un altro gatto inconsapevole, continuando il loro ciclo.
Gli attuali trattamenti è possibile liberare sia il gatto che l'ambiente da questi fastidiosi piccoli parassiti. Per trattare un gatto, il veterinario prescriverà farmaci topici a lunga durata d'azione che contengono insetticidi, che uccidono le pulci e interrompono il loro ciclo di vita. Trattare l'ambiente comporta una pulizia frequente e accurata, spruzzando prodotti contenenti IGR in casa e, in casi estremi, bisogna ricorrere ad una ditta specializzata per il controllo dei parassiti.
Inoltre, i prodotti per il controllo delle pulci non sono proprio rispettosi dell'ambiente.
Una vaccinazione per le pulci del gatto
Sebbene non ancora siano in commercio, i vaccini per trattare le pulci del gatto presentano una soluzione ecologica per questo tipo di infestazioni. Piuttosto che ucciderle, il vaccino ridurrebbe la popolazione di pulci rendendo più difficile per loro le normali funzioni biologiche - come la riproduzione - dopo aver moroso un gatto vaccinato.Eccellente idea, giusto? Sfortunatamente, ad oggi, lo sviluppo di un vaccino contro le pulci è solo in fase di sviluppo. Si sta cercando di creare antigeni che stimolino il sistema immunitario di un gatto a produrre proteine (anticorpi) che reagiscano contro le pulci.
Per aggirare questo ostacolo, i ricercatori stanno valutando alcuni metodi, uno dei quali è chiamato vaccinologia inversa. La vaccinologia inversa prevede la scansione del genoma di un organismo (materiale genetico) utilizzando tecniche di laboratorio avanzate, quindi selezionando i geni che codificano antigeni vaccinosi.
Un gruppo di ricerca ha recentemente utilizzato la vaccinazione inversa per analizzare il genoma delle pulci dei gatti, identificare gli antigeni e sviluppare diversi vaccini contro le pulci usando quegli antigeni.
Inoltre, i ricercatori hanno vaccinato gatti sani e poi li hanno infestati con pulci non mature. Dopo l'infestazione, gli scienziati hanno studiato gli effetti dei vaccini su diverse funzioni biologiche delle pulci dell'animale, come la fertilità, la mortalità e la schiudibilità delle uova. Il sistema immunitario dei gatti vaccinati ha riconosciuto gli antigeni e ha risposto producendo anticorpi protettivi.
Le pulci, dopo aver morso i gatti vaccinati, erano meno fertili e le loro uova non si schiudevano bene.
L'efficacia complessiva del vaccino - la capacità di controllare le popolazioni di pulci del gatto - varia dal 32 al 46%. I ricercatori hanno concluso che i vaccini contro le pulci del gatto sono riusciti a controllare le popolazioni di pulci dei felini influenzandone la riproduzione.
Anche con questi risultati promettenti, i vaccini dovranno essere sottoposti a diversi test prima che siano disponibili sul mercato.
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