L'iperestesia del gatto o iperestesia felina è una grave malattia che colpisce i gatti di tutte le razze, sia giovani che in età avanzata, inducendoli a comportamenti "strani" e compulsivi provocati da ambienti restrittivi o da una gestione comportamentale sbagliata.
Cause di iperestesia nel gatto
La causa esatta di questa sindrome è tutt'ora sconosciuta, ma ci sono sempre più teorie che indicano i possibili fattori scatenanti nelle malattie dermatologiche, neurologiche e/o comportamentali.- Alcuni studi associano la sindrome dell'iperestesia felina ad un attacco epilettico parziale, il cui focus ha origine in un sistema di neuroni limitato a una zona dell'emisfero cerebrale.
- Altri ricercatori pensano che sia il risultato di un comportamento ossessivo compulsivo.
- Alcuni autori ritengono che, nella maggior parte dei gatti, la sindrome sia scatenata da uno stimolo infiammatorio cutaneo associato a ipersensibilità, come la dermatite allergica dovuta al morso di pulci, allergia alimentare, atopia, ecc.
- Altri hanno suggerito che si tratta di un disturbo del comportamento primario, causato soprattutto da problemi di stress ambientale o ansia nel gatto che progredisce verso comportamenti compulsivi.
- Sono state associate anche altre eziologie multiple come la steatite, l'avvelenamento da piombo, l'infezione o un malfunzionamento delle ghiandole anali, alcuni squilibri ormonali, l'ipertiroidismo, i tumori cerebrali, le lesioni del midollo spinale, ecc.
Può colpire i gatti di qualsiasi età e razza, ma si è visto che c'è un'incidenza più elevata nei giovani adulti, tra 1 e 5 anni di età, e nelle razze siamesi, persiane e abissine. Per quanto riguarda il sesso, colpisce allo stesso modo sia maschi che femmine.
Diagnosi di Iperestestesia felina nel Gatto
La diagnosi deve essere eseguita da un veterinario competente studiando il gatto sia dal punto di vista del comportamento sia da quello clinico escludendo eventuali problemi dermatologici (allergie varie) o neurologici (crisi epilettiche e convulsioni).Andranno effettuate anche esami del sangue completo per escludere alcune patologie a carico di fegato, tiroide e reni o patologie neoplastiche. Alcune di queste malattie possono innescare questi episodi.
I sintomi dell'iperestesia felina
Questa temibile malattia felina si manifesta all'improvviso provocando nel gatto comportamenti "strani" soprattutto in tarda serata e nelle prime ore del giorno: è come se il gatto fosse in preda ad una crisi nevrotica iniziando a rincorrere ininterrottamente un oggetto "invisibile" e con scatti repentini.A volte cerca di attaccare e mordere la propria coda e le proprie zampe come se queste non facessero parte del proprio corpo. Questa malattia, che viene anche chiamata rolling skin syndrome (toccando la pelle del gatto, soprattutto sul dorso, questa si arriccia ripetutamente formando una specie di onda) non deve essere confusa con le normali corse che i gatti comunemente fanno.
Altri segni clinici sono lo sguardo fisso nel vuoto e un eccessivo autoleccamento.
Il gatto si comporta come se fosse estraneo all'ambiente circostante: in questo stato di agitazione potrebbe attaccare persone, animali e persino oggetti vicini, ed emette forti miagolii e ringhi.
Nei casi più gravi si ha anche perdita incontrollata di feci e urine.
Si rinchiude in se stesso non rispondendo a nessun impulso (per esempio la voce del padrone). Queste crisi sono periodiche (in genere una o due volte al mese) e non lasciano tracce tra un episodio e il successivo.
Come si cura l'iperestesia felina
La causa di questa patologia è tuttora sconosciuta e viene associata al disturbo compulsivo; potrebbe scatenarsi a seguito di un forte stress oppure un trasloco, un cambio di abitudini, o, spesso, l’assenza totale di stimoli durante il giorno.La terapia prevede una cura farmacologica che verrà prescritta dal veterinario e una terapia del comportamento costituita da modificazioni ambientali.
In genere i farmaci che verranno prescritti sono fluoxetina (Prozac) o clomipramina (Clomicalm). Questi farmaci ridurranno lo stato di ansia rendendo il gatto meno incline a comportamenti compulsivi. Talvolta potrebbe essere utile anche l'impiego degli anticonvulsivanti (fenobarbital).
Dal punto di vista comportamentale è necessario diminuire le occasioni di ansia permettendo al gatto di salire in alto e proteggendolo da tutte quelle attenzioni non gradite.
E' importante ricordarsi di ignorare completamente il gatto durante la crisi, per evitare di accentuare questo suo stato di agitazione.
Attenzione !! Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico.
ciao a tutti
forse può esservi utile
Ero, la gatta che vive con me, a 2 anni ha cominciato a manifestare tutti e dico tutti i sintomi dell'iperestesia felina, la veterinaria le ha dato questa cura che pare l'abbia calmata: Zylkene 225 mg (metà dose ogni 12 ore, lyrica 25 mg da dividere in 4 parti quindi 1/4 ogni 12 ore.
alimentazione curata, occorre quella CALM senza eccitanti.
sono due mesi che la stò curando e: non si morde piu la coda a sague, continua il rolling skin, è cambiata nel carattere, non è più giocherellona ma forse è anche l'essere diventata adulta, ha bisogno delle sue sicurezze, i suoi orari, e la nostra presenza.
la ns impressione è che tutto sia cominciato al ritorno da 5 gg di ferie, ma è anche vero che lei è stata trovata in un dirupo da un cane a 15/20 gg di età, è cresciuta senza la mamma, sicuramente ho sbagliato qualcosa nel crescerla......non saprei; certo è che èquesta è una brutta malattia e ho nel cuore tutti quelli che hanno un animale malato. salutoni a tutti. Stefania