La Rabbia e' una malattia infettiva che interessa così gravemente il sistema nervoso centrale sia dei mammiferi domestici che selvatici oltre che dell’uomo (zoonosi) da portarli a morte.
L’infezione è trasmessa con il morso o con il lambimento delle mucose da animali infetti.
È necessario fare attenzione quando il nostro cane entra in contatto con pipistrelli, procioni, volpi e moffette, che sono gli animali più a rischio, o un altro cane non vaccinato.
I Sintomi
Inizialmente si hanno variazioni caratteriali.Il cane da inavvicinabile e aggressivo diventa docile, mentre quello affettuoso e socievole diventa aggressivo. C’è la tendenza dei soggetti a nascondersi in luoghi scuri, appartati in stato anoressico con temperatura subfebbrile.
Si rendono evidenti successivamente fenomeni allucinativi. Il cane ringhia, abbaia, fa le feste a cose e persone immaginarie, compie l’atto di prendere mosche con la bocca.
In questa prima fase può essere osservato un modesto strabismo, movimenti oscillatori e talvolta rotatori dei globi oculari. Sulla cute, nel punto della ferita o del morso può comparire prurito intenso.
Tale sintomo, non sempre presente, può essere così accentuato da portare il cane a procurarsi gravi lesioni.
Il cane presenta un bisogno eccessivo di mangiare qualsiasi cosa a causa della mancanza del senso della sazieta e del gusto, giungendo ad ingurgitare qualsiasi oggetto (sassi, chiodi, vetro, legno, carta, ecc.).
Vi è poi sete intensa ma per la paralisi della laringe l’animale è incapace di deglutire. Vi è abbondante produzione di saliva e perdita della medesima.
Sempre a causa della paralisi faringo-laringea la voce subisce delle modificazioni e l’abbaiare diventa latrato rauco, e ululato protratto.
Nel 25% dei casi di cani rabidi si manifestano stati di notevole eccitamento che possono essere di breve durata ma possono durare anche 5 ore e ripetersi dopo momenti di tranquillità.
In questa fase il cane presenta un aspetto arruffato, azzanna qualunque cosa gli si ponga davanti e percorre, se non fermato, lunghe distanze (40-50 km).
Segue successivamente una paresi generalizzata che si evidenzia con debolezza delle zampe e della coda, ptosi delle palpebre, talvolta della lingua oltre che della mandibola e persistente difficoltà alla deglutizione.
Gli occhi presentano dilatazione delle pupille, strabismo, procidenza della terza palpebra.
Come fatto finale il respiro si fa difficoltoso ed interviene la paresi dei muscoli respiratori. Il decorso della malattia è difficilmente superiore alle due settimane, di norma la morte avviene cinque giorni dopo la comparsa dei sintomi nervosi.
Diagnosi
Esami di laboratorioLa diagnosi clinica non è facile nel soggetto in vita, sono quindi necessari esami di laboratorio.
L’esame istologico fatto sul materiale cerebrale non sempre è attendibile.
L'immunofluorescenza è quella metodica di laboratorio che rivela la presenza del virus fin dal primo momento che questo invade il sistema nervoso centrale, quindi essa è considerata un’ottima indagine di laboratorio.
Cosa fare se positivo alla Rabbia e cure
La profilassi è volta a prevenire l’infezione nell’uomo.Il cane sospetto di rabbia non viene soppresso ma isolato in un box sicuro per almeno dieci giorni e controllato sia da un punto di vista sintomatico che con esami di laboratorio.
Il cane affetto da rabbia raramente vive oltre cinque giorni dalla comparsa dei sintomi nervosi.
I vaccini attualmente a disposizione sono sufficienti a stimolare l’organismo, a produrre anticorpi nei confronti dell’infezione rabida.
Il vaccino oggi comunemente usato è costituito da virus vivo, attenuato ceppo Flury.
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